Archivio mensile:dicembre 2017

La Disney colpisce ancora (e questa volta affonda)

Di Imrahil

Ecco, mi ritrovo qui, nella mia stanza. La stessa nella quale, in un imprecisato giorno dei primi anni ’90 ho inserito nel mio videoregistratore una VHS de “Guerre Stellari” (quella in cui Han Solo spara per primo, per intenderci). Non ho avuto il privilegio, per motivi squisitamente anagrafici, di affezionarmi a questo brand al cinema, tuttavia possiamo tranquillamente dire che tra film, fumetti, videogames e molto altro, Guerre Stellari abbia di fatto scandito la mia vita. Quindi, come da copione, ieri sera io e alcuni amici abbiamo fatto la stessa cosa che abbiamo fatto l’anno scorso, l’anno prima e che prima ancora avevamo fatto nel lontano 2005. Siamo andati a vedere l’ultimo arrivato, Star Wars – Gli ultimi Jedi, uscito nelle sale italiane ieri stesso, ovviamente preceduto da mesi di imponente campagna di pubblicizzazione dovuta dal prestigio dello strapagato marchio registrato “Star Wars”.  Euro 11,50, un euro di prevendita e 2 euro in piu’ perchè UCI Cinema ha deciso che i film belli (o per lo meno blasonati) li devi pagare di piu’. “EH MA! solo se lo vai a vedere subito!” Certo, perchè io dovrei aspettare due settimane e sperare che nessuna delle 400 e una fogne che conosco su Facebook dica che Darth Fener è il padre di Luke (AH, SPOILER, scusate, colpa mia). Ci sediamo, attendiamo pazientemente la pubblicità finchè la ben nota fanfara non viene diffusa dagli altoparlanti. E li sei in pace. Con te stesso, con il mondo e con quella galassia lontana lontana. Il fan si accontenta di piccole cose, i titoli scorrono nella maniera giusta e la prima scena si svolge nello spazio. tutto come da tradizione. Che BELLA la tradizione cazzo. Come il Natale, ma meglio.

Ma poi…

I ribelli (Ah no scusate, la RESISTENZA, anche se nessuno ha ancora capito A COSA) stanno scappando da un pianeta ghiacciato dal momento che il Primo Ordine ha scoperto la posizione della loro base e hanno di conseguenza organizzato una bella ma sgradita festa. “No dai. Non di nuovo, è un incubo, NO, NO! Dopo aver copiato pari pari il quarto episodio non possono aver copiato pari pari anche “l’Impero colpisce ancora”. NOOOOOOOO!” Mentre nella mia testa terminavo le “O” del mio “no” alla Darth Fener, vengo immediatamente smentito dallo sbarazzino pilota idolo dei millennials  Poe Dameron, che si mette a sbeffeggiare via radio l’ammiraglio Hax del Primo Ordine.

Nuovi titoli, nuova colonna sonora.

Non dico altro della trama, ho comunque un cuore. Piccolo, inaridito, ma comunque non mi sento di raccontare altro per chi voglia giustamente godersi il film in pace. Mi limito a dire che questo film è un insulto a chiunque si consideri un fan della serie. Se dopo aver visto questo film non vi sentite insultati o per lo meno delusi, mi dispiace, ma non siete amanti di Guerre Stellari. Non siete stupidi, non siete brutte persone, però dovreste guardarvi allo specchio ed interrogarvi sulla questione. Non siete stupidi perchè non c’è nulla di sbagliato ne “Pirati dei Caraibi”, ma sapete.. una cosa è “Pirati dei Caraibi”, una cosa è “Guerre Stellari” e l’unica cosa che i due marchi hanno in comune è il titolare dei diritti. Quindi non posso che puntare il dito contro il colosso, ormai monopolio dell’intrattenimento mondiale che è la Disney (di qualche ora fa la notizia secondo la quale la suddetta avrebbe acquistato anche la 21st Century Fox per l’astronomica cifra di 52,4 miliardi di dollari statunitensi).

Io sono tra quelli che ha storto il naso quando George Lucas ha ceduto il marchio Star Wars alla Disney, perchè dentro di me sapevo che sarebbe finita così.

Mannaggia alla morte, quando vi estinguete?

Per carità, sono giudizi estetici e di “forma”, uno può essere pronto a tollerare qualsiasi cosa. A tollerare Mary Poppins che torna sull’astronave, a tollerare gli animaletti di Biancaneve che guidano fuori dalla caverna i buoni bravi e belli, a tollerare le battutine alla Pomi d’ottone e manici di scopa, a tollerare personaggi che scompaiono e appaiono in un altro posto, ma quello che davvero non si può tollerare in alcun modo è la TOTALE MANCANZA di un filo conduttore, di un universo che si evolve. Un completo appiattimento di personaggi senza passato e senza futuro (e senza carisma!), messi lì, appesi quasi come un foulard su un appendiabiti, pronto per essere preso e spostato in cassetto, o in qualunque altro posto, perchè tanto non cambia nulla e a nessuno importa piu’ di tanto. L’attenzione ai dettagli per  quanto riguarda personaggi, luoghi, razze, corporazioni, oggetti, astronavi che erano il marchio di fabbrica di George Lucas sono completamente assenti, e ciò sottrae di conseguenza l’alone di epicità, la profondità mitologica, la sensazione di star assistendo non a l’ennesima banale avventura con Jack Sparrow e Capitan Barbossa, ma a una vera e propria epopea.

Vi ricordate il Vicerè Nute Gunray della federazione dei mercanti ne “La minaccia fantasma”? Cento volte piu’ credibile del supremo leader Snoke. E quello parlava come GORBACIOV in “UNA PALLOTTOLA SPUNTATA”! Ragazzi, ma scherziamo?!

Ma se non altro aveva un background.

“Sarannuo muorti ormai, distruggiete ciò che riesta di loro.” Avrebbe potuto tranquillamente dirlo all’intervallo, tra l’altro.

Al fine della trama sono anche state fatte delle scelte che a mio avviso metteranno in grandissima difficoltà la realizzazione del terzo episodio di questa sfortunata trilogia, ma non intendo svelare nulla. Ci sono un paio di colpi di scena di notevole entità, come è in effetti tradizione, che secondo me sono stati giocati maluccio, per usare un eufemismo, e che invece di aprire porte, ne chiudono diverse.

Ad oggi quello che posso dirvi sul prossimo capitolo è nulla, e potrebbe sembrare una cosa positiva, alla “vediamo cosa hanno in serbo per noi”, ma non è così. Ho solo paura. Paura perchè da una serie che mi ha portato anni di qualità (con i suoi alti e i suoi bassi, certo) ora non so piu’ cosa aspettarmi.

Avevano una cronologia di eventi spettacolari da rappresentare, in milioni di anni di storia canonica e non della galassia di Guerre Stellari. Perchè non rappresentare il grande scisma Jedi, le guerre Mandaloriane, l’ascesa dell’Impero Sith, la storia di Exar Kun, la guerra contro gli Yuuzhan Vong. Perchè hanno voluto rappresentare un futuro alternativo (perchè questa storia era già stata scritta! Meglio, nell’Universo Espanso) che avrebbe inevitabilmente fatto a cazzotti con quanto esisteva già. Perchè ci deve essere Ben Solo e non Jacen Solo a fare le stesse cose ma peggio. Rogue One, ad esempio, è un bellissimo film di Star Wars, perchè viene inserito in una trama ben oliata e viene racconta una storia molto interessante che di fatto mancava nella “lore” di Guerre Stellari.

e tu chi cazzo sei? e soprattutto, quando muori?

Ma questo “Star Wars – Gli Ultimi Jedi” almeno è fatto bene? Ma certo che è fatto bene, con una tale disponibilità di risorse era inevitabile. Mancano creativi, non certo tecnici. Diciamo che questo film è lo specchio dei nostri tempi. Intendo creativi veri, non quelli che fanno le foto su Tumblr, di quelli il mondo è pieno. Devo ammettere anche l’ottima prova degli attori, probabilmente una delle piu’ convincenti dell’intera saga, ma tutto quanto c’è di buono viene completamente obnubilato dalla totale mancanza di un senso, una trama incerta a dir poco, una sceneggiatura a tratti raccapricciante e con piu’ di un buco e soprattutto, come già accennato, la sensazione fastidiosissima di non star andando da nessuna parte.

Giunti alla fine della proiezione, il gelo in sala è stato di gran lunga indicativo e avvalora  tutto quanto appena detto, perchè per quanto la carta stampata e prezzolata possa dire il contrario (infatti, signori miei, questo film su IMDb* ha un punteggio molto vicino a quello de “il ritorno dello Jedi”, ma invece di fermarvi alle stelline, leggetevi un po’ i commenti..), neppure i bambini hanno applaudito. Entusiasti bambini cresciuti con Kylo Ren, non con Darth Fener.

Come ultima parte della mia filippica, lasciatemi intercettare la feccia ribelle che commenterà dicendo “E allora Jar-Jar Binks? E allora la CGI? E allora i robottini? E allora Hayden Christensen?  E allora i midi-chlorian?”. Avete ragione, anche Lucas faceva le sue cazzate. Ma aveva rispetto e coscienza di ciò che aveva creato. Per la Disney questa è una macchina di soldi, non è una creatura. E si sente. Tanto.

Possiamo provare a rispondere ad un’altra domanda importante: Se questo film avesse avuto un titolo diverso, sarebbe stato un bel film? Inutile dire che si è visto ben di peggio, ma anche provando a liberarsi (e non è per nulla facile) di tutti i pregiudizi immaginabili non mi sento di dire di si. Un film d’azione realizzato discretamente bene con una trama molto debole, un episodio molto sottotono di un’altra serie meno blasonata come potrebbe essere i già citati “Pirati dei Caraibi”. Ad essere onesti, probabilmente il peggiore dei suddetti.

 

 

  • Il titolo era valutato su IMDb 8,3 quando ho scritto questa recensione, ora sta scendendo in picchiata. Giustizia divina.